Piccolo mondo antico
Padovano e alla sua Margà, la quale, del resto, certe volte, "o mi povra dona!", ne vedeva capitare una processione. L'Udinese aveva bene un'amante
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mise a disfare il turbante davanti a una scodella d'acqua sedativa. "Dunque", diss' egli, dominando la propria emozione con uno sforzo di volontà, "mi
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pazze speranze dei liberali. "No, signor Paolo riveritissimo", gli disse l'ometto. "Mi son nato soto San Marco, gran santo; go visto i franzesi, bona
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addirittura." Il signor Giacomo cominciò a soffiare e battere le palpebre. "La mi perdoni", diss'egli nel suo linguaggio misto di tutti gl'ingredienti
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fatto male?", esclamò il professore, spaventato. "Ho fatto male, signora Luisina?" "Altro che male! Malissimo! Mi scusi, sa, Lei ha avuto l'aria di andare
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gli andò incontro vociferando: "Oh Signor, oh Signor! Oh poer a mi! In sto stat chì! Car el me scior Controlòr! Andem sü! Andem sü! Car el me scior
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provvista di mascherponi." "Neanche, signora marchesa. Sono venuto per affari." "Bravo. È stato disgraziato col tempo. Mi par che piova, adesso." A questa
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, tutta tremante. "Mi raccomando alla Madonna della Caravina, caro il mio Pin", diss'ella. "Un lago così brutto!" Il barcaiuolo negò del capo, sorridendo
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allora mi sono decisa." Dette le parole crudeli, sentì levarsi dai suoi capelli le labbra di Franco, levarsi il braccio dalle sue spalle. Tacquero
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, palpatesi alquanto le ginocchia, rispose: "Mi, signor Commissario riveritissimo, de Russia né de Franza né de Inghilterra no me ne intendo e no me ne intrigo
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; e Franco stesso aveva aggiunto alla lettera dello zio un biglietto con queste parole: Cara nonna, mi manca il tempo di scriverti perché son qui; te
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per star con te." "Sempre?" "Sempre." "Proprio sempre sempre sempre?" "Proprio sempre." Maria tacque, pensierosa. Poi domandò: "E cosa mi hai portato
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Pedraglio si alzò dicendo: "Cosa fa questo asino?", uscì sulla terrazza, vi stette in ascolto e rientrò. "Niente", diss'egli. "Disi mi, e per quell'asino
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!", diss'egli forte, ruvidamente, indicando la scrivania. I grandi occhi cilestrini di Franco lampeggiarono. "Parli sottovoce!", diss'egli. "Non mi
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mise a leggere, aspettando. "Mi congratulo tanto", cominciò subito la voce sonnacchiosa, "della bella educazione e dei bei sentimenti che ci avete
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dall'approdo metteva nell'anticamera; quello che dall'anticamera metteva nell'ufficio era rimasto aperto, per ordine suo. "Mi parli del signor Maironi
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..." "Che cosa?" "Si parlava del Paradiso ..." Silenzio di Ester. - ... e io quando mi trovo con una persona che stimo, che stimo proprio di tutto
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siete soli, ciascuno di voi non ha che l'altro, siate uniti più che mai, donatemi a Dio perché mi ridoni a voi, perché io sia il vostro angelo e vi
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. "MI CAPISSI NAGOTT" "io non ci capisco nulla" in dialetto lombardo. MISTICO: contemplativo. NNATTA: tremore fibroso che nasce sul viso o sul capo
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sorprendeva più da parte di quella persona. La Peppina volle ad ogni modo darle un bacio e partì brontolando fra sé molti "poer a mi!" col vago sospetto di
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dispensa. Da le dame no digo ma dai cavai mi son stà sempre lontan. Apff!". Gli altri tarocchisti raccolsero in fretta il problema, i fantasmi non furono
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: "Oh poer a mi!". Uscì sulla terrazza, guardò il cupolino, toccò le aste di ferro e pronunciò un "basta!" rassegnato ma pieno di disapprovazione per
Accademia della crusca
